Oversight by Fletcher Charlie

Oversight by Fletcher Charlie

autore:Fletcher, Charlie [Fletcher, Charlie]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-07-13T16:00:00+00:00


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L’Alp sull’attico

Il ladro di respiri aveva fatto un grosso errore. Ma se ne accorse solo quando vide l’uomo col terrier per la seconda volta. Affacciatosi alla finestrella di un solaio incastrato tra i cornicioni cadenti di un alto edificio, lo vide sul soffitto di un palazzo tra una serie di tetti spioventi tutti diversi che perlustrava le piccionaie al bagliore di una lanterna. Nelle gabbiette ormai non c’erano che le piume degli uccelli morti.

Ad attirare la sua attenzione era stato proprio il riflesso di quella luce sulle tegole bagnate del tetto su cui l’uomo si trovava. Il ladro di respiri allora si sollevò dal pavimento su cui si era disteso a riposare, cullato dal respiro della donna addormentata e dai suoni gutturali del bambino nella culla, dall’altro lato della stanza.

Sapeva sin dall’inizio che avrebbe dovuto andar via da quel posto. E l’avrebbe fatto se non fosse giunto senza un briciolo di energie in città. Allo stesso tempo, non si sarebbe mai debilitato in quel modo, se non fosse stato costretto ad affrontare tutto quel cammino tortuoso, dal suo covo austriaco tra le alte foreste che circondavano gli altipiani carsici, e che gli abitanti del luogo conoscevano come das Steinerne Meer, ‘il Mare di Pietra’. Spostarsi dalle montagne del Berchtesgaden al mare vero e proprio non era stato difficile; il problema era stato il lunghissimo viaggio in barca, innanzitutto a causa dei venti contrari del Kattegat, e poi di ben due fortunali imprevisti nel Mar del Nord. Tant’è che non appena aveva imboccato il Tamigi a valle della City e preso posto tra la sconcertante moltitudine di navi mercantili all’ormeggio, l’Alp si era ritrovato praticamente senza forze.

Alp era il nome dato a quelli della sua specie dagli abitanti delle sue foreste native, e non si riferiva ai picchi calcarei che svettavano nelle zone limitrofe; era il termine antico usato per definire la varietà maschile dei mara. Come quelli, infatti, erano creature notturne, incubi viventi capaci di trarre energia dai dormienti tormentandoli.

A ogni modo, non erano spiriti incorporei, come invece voleva la tradizione; gli Alp erano fatti di carne e ossa e avevano sembianze, se non addirittura usanze umane. L’aspetto complessivo, così come il viso e i capelli, non presentava nulla di particolare: anzi, era talmente comune da essere facilmente dimenticato. L’Alp in questione era di altezza media, aveva lineamenti regolari e una capigliatura né troppo scura né particolarmente chiara. La pelle presentava una lieve coloritura grigiastra, ma tutto sommato irrilevante; l’età era difficile da determinare, così come il sesso. Avrebbe potuto essere scambiato benissimo o per un uomo piuttosto giovanile o per una donna leggermente matura. E nonostante indossasse abiti maschili, aveva una chioma abbastanza folta e lunga da coprirgli le orecchie. In altre parole, era quello che la gente di strada, sempre che l’avesse notato o ricordato abbastanza a lungo, avrebbe chiamato ‘twixter’, ossia una via di mezzo tra un uomo e una donna.

Quando era debole o privo di energie, così come gli era accaduto al suo arrivo a Londra,



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